lunedì 28 dicembre 2020

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA

 Recensione "La Ragazza Con L'orecchino Di Perla" di Tracy Chevalier.

Dettagli prodotto:

Titolo: La ragazza con l'orecchino di perla
Autore: Tracy Chevalier
Editore: Neri pozza
Lughezza: 240 pagine
Prezzo: 11,88 euro Cartaceo



Trama:

Delft, Olanda, XVII secolo. La vita scorre tranquilla nella prospera città olandese: ricchi e poveri, cattolici e protestanti, signori e servi, ognuno è al suo posto in un perfetto ordine sociale. Così, quando viene assunta come domestica in casa del celebre pittore Johannes Vermeer, Griet, una bella ragazza di sedici anni, riceve con precisione il suo compito: dovrà accudire con premura i sei figli dell'artista, non urtare la suscettibilità della scaltra suocera e, soprattutto, non irritare la sensuale, irrequieta, moglie del pittore e la sua gelosa domestica privata. Inesorabilmente, però, le cose andranno in modo diverso... Griet e Johannes Vermeer, divideranno complicità e sentimenti, tensione e inganni.


Recensione:

Buonasera miei adorati lettori del blog, come state?
Spero abbiate passato delle belle feste natalizie, seppur quest'anno un'pò particolari.
Io fortunatamente sono riuscita a passarle con quelle poche persone che per me contano molto ed è questo l'importante. Per non parlare poi dei meravigliosi regali ricevuti, sopratutto libri meravigliosi che la mia favolosa booksquad mi ha fatto.

Ma parlando di libri, sono qui per recensire l'ultima mia lettura terminata, ovvero "La ragazza con l'orecchino di perla" di Tracy Chevalier.
Conosco quest'autrice da pochissimo tempo, e come ogni autore ci sono libri che amo e libri che non amo. 

Dopo aver letto ed amato "La vergine azzurra" devo ammettere che quest'altra storia non mi ha emozionata come pensavo.
Vediamo una cittadina in pieno XVII secolo dove troviamo Griet una umile ragazza che viene spinta dai genitori a trasferirsi nella lussuosa abitazione dei Vermeer per svolgere mansioni da serva, per racimolare un compenso da rendere poi alla famiglia in serie difficoltà economiche.

Apparte un'introduzione differente, le vicende vengono narrate interamente all'interno di questo palazzo, dove Griet si trova molto spesso vittima dei padroni di casa e della diabolica Tanenke domestica storica in perenne competizione con la protagonista.
Il suo esser giovane ed ingenua non l'aiuta alla sopravvivenza pacifica, viene spesso presa di mira o incaricata a svolgere difficoltosi incarichi perchè appunto considerata " quella a cui non tiene nessuno". Vive insomma in un perenne tormento dove tutti sono alleati contro di lei, tutti però tranne una persona: il padron Jhoannes Vermeer nonchè pittore eccezionale dell'epoca.

Quest'ultimo nota subito la piccola Griet, la nota a tal punto da renderla sua assistente personale e pian piano fa nascere in ella una passione sfrenata per l'arte.

Per evitare le chiacchiere del popolo i due son costretti a lavorar di nascosto, perchè a quell'epoca veder una serva svolgere altre mansioni era motivo di pettegolezzi molto scomodi. 

Con la loro complicità i due proseguono il loro lavoro in silezio, finchè un uomo potente notando la ragazza, decide di voler veder ritratta Griet in un quadro insieme a lui e ne diventa quasi ossessionato all'idea.
Ma Jhoannes proteggendo Griet e accordandosi con l'uomo decide di ritrarla in solitaria e ne vien fuori un quadro meraviglioso ma anche un grosso scandalo... essi perchè Griet viene obbligata ad indossar qualcosa che una come lei non dovrebbe mai portar e nel momento in cui tutto ciò viene messo alla luce, si trova sola, costretta a dir una verità a cui non le crede nessuno, senza il sostegno del vero artefice che per non compromettersi le volta le spalle.
Si trova sola, torna tra le braccia delle persone amate, ma col tempo si accorgerà che con quel quadro avrà lasciato un segno.

Oggi non sto a parlarvi della struttura visica dell'libro perchè apparte l'immagine in copertina il libro e la rilegatura sono identici a quelli della "Vergine Azzurra" (quindi se interessati, andate a leggere la recensione che trovate sempre nel mio blog).

Oggi vi parlo di come ho odiato molti personaggi in questa storia, la mentalità chiusa dell'epoca e come un'uomo non abbia saputo proteggere una ragazza ma abbia pensato solo a proteggere se stesso.

Griet mi è piaciuta molto perchè a mio parere l'ho vista come la DETERMINAZIONE in persona. Inizialmente indifesa, crescendo e mano a mano che il tempo passava acquisiva una maturità, una forza ed una determinazione da vera donna. E' sempre stata fedele a chiunque, anche con le sue padrone di casa che hanno sempre in qualche modo cercato di renderla inferiore, ama la sua famiglia e la protegge con cura, inoltre con il tempo scoprirà anche l'uomo che sposerà, seppur con dei freni e dei dubbi iniziali.

Il suo rapporto con Jhoannes non mi è piaciuto per nulla. Ho visto lui sempre un'pò troppo burbero e arrogante con lei. Autoritario seppur non volutamente, gli è stato affibbiato il vero atteggiamento da padrone di casa ed ho notato anche che Griet era sempre sentimentalmente parlando un passo avanti a lui.

Non ho ancora ben capito, notando poi anche l'atteggiamento finale cosa abbia veramente mai voluto lui da lei...

Vediamo altre figure secondarie nella storia:

Maria Thins, vera padrona di casa nonchè suocera di Jhoannes, che per salvare la crisi economica in arrivo nella famiglia Vermeer fa addirittura un doppio gioco allenadosi con Griet e Jhoannes. 

Troviamo ancora Catharina, moglie tremenda, gelosa, possessiva ed autoritaria del signor Vermeer. Sarà lei a far scaternare i fatti nella conclusione del libro e non ci sarà mai una volta che avrà un'pò di umanità.

I genitori di Griet, Pieter ragazzo nonchè futuro promesso marito di Griet, sono tutte figure che nella loro poca presenza nella storia mi son piaciuti.

Sono rimasta un'pò delusa dal fatto che la storia non venga sviluppata così come ci si aspetta leggendo la trama. Mi aspettavo una storia passionale e proibita tra due persone completamente opposte tra loro, mi aspettavo un atteggiamento più coraggioso da parte di Johannes, mi aspettavo un bel lieto fine che a mio parere non c'è stato.

Tre stelle a questo libro penso siano più che sufficienti e spero vivamente che la Chevalier nei libri che leggerò andando avanti nel tempo, possa farmi emozionare ed innamorare come solo lei sa fare come è accaduto gia in passato, perchè con questo volume purtroppo non ci è riuscita, ma comunque CONSIGLIO questa storia e sicuramente VA LETTA. 

PS: Quasi dimenticavo, potete trovate anche il film, io personalmente devo ancora vederlo, ma chissà magari mi lascerà qualche emozione in più.


Alla prossima!!!



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