domenica 24 ottobre 2021

BLOG TOUR: DREPANUM "LA FALCE INSANGUINATA"

 DREPANUM
La Falce Insanguinata
Alessia Piemonte


Dettagli prodotto:
Titolo: Drepanum, la falce insanguinata.
Autore: Alessia Piemonte
Collana: Madre Shipton
Genere: Thriller
Editore: Dark Abyss Edizioni
Data uscita: 31 Ottobre 2021 (Cartaceo), 15 Novembre 2021 (Ebook)
Prezzo: 13,50 euro Cartaceo/ 5,90 euro Ebook


Trama: Trapani, la città dei due mari, la città delle panelle, delle busiate al pesto... la città della Mano Nera. A Mano Niura, così il commissario Alberto Baldarotta ha chiamato lo spietato Killer che da anni imperversa in città, mietendo vittime.
L'omicidio della giovane Letizia Gandolfo si intreccia con la scomparsa del cronista Cesare Bonanno, e le indagini portano dritto alla Mano Nera. Sarà solo l'inizio di un incubo che stringerà gli investigatori nella spirale mortale del crudele assassino. Ogni tessera del puzzle chiede, però, un tributo di sangue; le prede cadono in trappola, una dopo l'altra. Il Commissario e la sua squadra scaveranno nella malavita di Trapani, fra i dedali sordidi e nefandi di una città che respira il mare mentre è ferita senza tregua dalla bestiale malvagità dell'uomo. Baldarotta investigatore tenace e testardo, padre affettuoso è amico sincero, non si arrenderà  fino a quando non sarà certo che A Mano Niura non potrà più nuocere.


Seconda parte...



BLOG TOUR: MISTERI E LEGGENDE DI TRAPANI

LA LEGGENDA DEL MONTE SPARAGIO.

Il Monte Sparagio (1.110 m) è un monte situato fra i comuni di Buseto PalizzoloCastellammare del GolfoCustonaci e San Vito Lo Capo in provincia di Trapani. È il rilievo più alto dei Monti di Trapani, seguito dal Monte Inici.

Il nome deriva probabilmente dal termine dialettale siciliano sparagio che vuol dire asparago.


Una leggenda è legata alla cima di Monte Sparagio e racconta che sulla cima vi era una roccia piatta di forma rettangolare denominata "tavula di Turricianu" che oggi sarebbe difficile da individuare a causa dell'installazione di alcune antenne. Nel luogo avvenivano alcune riunioni della banda di briganti capeggiata dal bandito Pasquale Turricciano, originario di Castellammare del Golfo; la banda nacque nel 1862 durante i moti di ribellione alla leva militare obbligatoria. Turriciano venne ucciso nel 1870 dai Carabinieri.


I Fatuzzi di Trapani, folletti birichini che portano sempre il cappello.

Le storie di diavoletti, folletti e spiritelli affascinano un po' tutti.
In Sicilia i folletti hanno in testa un "cappidduzzu" da cui non si separano mai. Amano posarsi sul ventre delle persone fino a far mancare loro il respiro. Si racconta anche che a volte sono premurosi e gentili. Sono mattacchioni, prendono in giro le persone. A volte comunicano i numeri del lotto. Qualcuno, attraverso loro (caso rarissimo), è diventato ricco ma poi è caduto in miseria. Si racconta a Trapani che una volta, in un orfanotrofio, una ragazzina trovò uno spillone d’oro con un diamante. Lo fece vedere all’amica e lo spillone sparì.

Durante la notte la ragazzina sognò i fatuzzi che le dicevano che il giorno seguente sarebbe dovuta andare in cucina dove avrebbe trovato una pentola piena di denaro.

Il giorno successivo, appena sveglia, la ragazzina scese in cucina e vide una pentola e sul coperchio lo spillone d’oro con il diamante. Chiamò le compagne, spostarono il coperchio e videro che la pentola era stracolma di monete d’oro. Provarono a rimuoverla ma non ci riuscirono perchè la pentola iniziò a sprofondare ed il palazzo iniziò a tremare. I fatuzzi erano sotto la pentola e la trattenevano.

Un sacerdote che passeggiava per strada, vide dalla finestra quello che stava accadendo e lo raccontò alla superiora. La madre superiora sgridò le ragazzine, tutto ritornò al proprio posto e la pentola scomparve.


I MISTERI DELLA MASCHERA DEMONIACA

Questa maschera dalle fattezze grottesche è stata ritrovata nella piccola isola di Mozia davanti a Marsala, durante alcuni scavi in un santuario cartaginese del VI secolo a.C. All’interno dell’area sacra furono rinvenute ossa di animali e di bambini che venivano sacrificati agli dèi; pratiche orribili ricordate dalle steli ancora presenti.

Gli occhi sono incurvati verso l’alto e la bocca sconfina in un ghigno distorto.
Veniva indossata in occasione del sacrificio nel tophet, il santuario in cui i corpi venivano bruciati, affinché giungessero in dono agli dèi Baal Hammon e Astarte. La pratica riguardava per lo più i primogeniti maschi, quanto di più prezioso si aveva da offrire.
Questa maschera, all’apparenza sorridente, esprimeva felicità per il dono alle divinità, ma allo stesso tempo la contrazione facciale denotava un pianto disperato per il terribile sacrificio: all’apice della disperazione infatti, l’uomo distorce occhi e bocca in tale fattura. Tra i vari oggetti, nel contesto orribile dell’evento, non lascia indifferenti la maschera definita “demoniaca” per il suo spaventoso atteggiamento.



Il tipo di espressione che troviamo nella Maschera demoniaca era abbastanza diffusa nelle maschere con finalità apotropaica, ovvero utilizzate per scacciare il male, la cui funzione originaria era quella di spaventare il nemico e tenerlo lontano. Infatti le è stato attribuito anche il nome di ‘riso sardonico’, in riferimento alla tipologia ‘sarda’, in quanto simili oggetti sono stati ritrovati anche in Sardegna.
La maschera, utilizzata durante i riti divinatori, veniva indossata anche per tenere in disparte i demoni che potevano arrecare danni alla buona uscita dei rituali. Insomma spaventava, e osservandola ne comprendiamo il perché.

La Grotta di Polifemo presso Trapani è forse il labirinto più antico del mondo?!

Situata nel territorio di Erice, la Grotta di Polifemo è una delle numerose grotte che poco a nord di Trapani si aprono lungo il costone roccioso prospicente al mare.
Al suo interno possiamo notare alcuni dipinti in ocra rossa che risalgono all'incirca al 3000 a.c.
Il pittogramma che più si è conservato al meglio, è costituito da un simbolo di forma labirintica, con tre circonvoluzioni concentriche che danno l'impressione di sei linee circolari. Accanto ad esso, possiamo notarne un altro che rappresenta una figura umana in tunica, con in mano un corno nero: ricordando la Venere di Laussel ( Dea Madre Terra).

Sempre all'interno di questa grotta, appaiono altri disegni raffiguranti tori, pesci e macchioline varie ipotetiche stelle.

Una storica americana, in un articolo risalente al 1988 dichiarò che il disegno principale, costituisse il più antico esempio di labirinto al mondo o altra ipotesi, che le sei linee concentriche, simboleggiassero le sei altezze apparenti del sole in cielo lungo il corso dell'anno, dall'inverno all'estate. 

Come appurato infatti la grotta è orientata al tramonto del solstizio estivo.
Nei giorni a cavallo del 21 giugno, gli ultimi raggi del sole al tramonto, illuminano l'interno della grotta di un intenso colore rosso, dando quasi l'illusione che le rocce si trasformino in carne viva.


Secondo alcuni studiosi, la Grotta di Polifemo con i suoi pittogrammi ed il suo orientamento, doveva avere un'altra finalità: innanzitutto come calendario solare, per venir in aiuto ai naviganti. Un'altra finalità doveva probabilmente esser quella connessa agli antichi culti religiosi, riguardanti la sopravvivenza delle anime dopo la morte e la loro reincarnazione.

Quindi in conclusione secondo alcuni la grotta rappresentava il grembo della Dea Madre Terra, al quale ritornano i defunti con la speranza di rinascere. Le loro anime infatti ottengono una nuova vita con l'aiuto dei raggi del Dio Sole, che penetrando dentro la caverna, fecondando simbolicamente la Dea Madre ed illuminando l'oscuro labirinto, indicano loro la via per uscirne fuori come ci ricorda il mito del "filo di Arianna".

Partendo da Trapani si può raggiungere questa caverna tramite una strada asfaltata che sfocerà poi su un sentiero a scalini.


Fine.

COSA NE PENSO??

Non conosco la Sicilia, purtroppo non ho mai avuto l'occasione per visitarla e ammetto anche che sino ad ora non ne sono mai stata molto attratta. Diciamo che sentiamo parlare dei questa magnifica Terra a volte ancora in maniera negativa per questioni legate alla "Mafia" e la sua criminalità generale. Ma grazie a questo evento a cui ho partecipato, cercando articoli, notizie, leggende e miti vari ho scoperto che questa regione ha molto da mostrarci. Chi se lo aspettava che Trapani, avesse così tanti misteri e leggende. Ne ho trovate ancora molte di testimonianze ma ho recuperato soltanto quelle che a me han colpito di più. La mia preferita tra queste è sicuramente "La Grotta di Polifemo", legata secondo me ad una leggenda curiosa ed intrigante.

Ringrazio le ragazze che mi hanno reso partecipe di questo evento; il mio primo blog tour. Il libro DREPANUM verrà recensito il giorno della sua pubblicazione. Vi consiglio di leggerlo, perché racconta vicende che tutt'ora viviamo spesso e non solo a Trapani, inoltre state pronti nel leggere la mia RECENSIONE quando uscirà.
Il libro uscirà appunto il 31 Ottobre in tutte le librerie e gli store online, ma sarà preordinabile dal sito della casa editrice facendone richiesta.

Un caloroso abbraccio miei carissimi lettori. 💙💚💛💜💗


@darkling_claire


 



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